Madonna cala il tris e a novembre torna a Torino
A volte ritornano. Come la Regina del Pop a Torino, dopo i concerti del 1987 e del ’90 negli stadi della città. La più famosa popstar del pianeta potrebbe salire sul palco del Pala Alpitour, presentando in Italia, il prossimo autunno, il suo “Rebel (
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A volte ritornano. Come la Regina del Pop a Torino, dopo i concerti del 1987 e del ’90 negli stadi della città. La più famosa popstar del pianeta potrebbe salire sul palco del Pala Alpitour, presentando in Italia, il prossimo autunno, il suo “Rebel Heart” in uscita a marzo. “Ciao Italia! Ciao Torino! Siete Pronti? Siete già caldi?” chiedeva al Comunale Miss Ciccone nel lontano ’87, anno del grande evento sotto la Mole, prima del mezzo flop di tre anni dopo allo Stadio Delle Alpi. A distanza di 25 anni, oggi, il prossimo novembre - si parla del 21 e del 22 secondo le indiscrezioni del fanclub “Madonna History” - la cantante americana di origini italiane potrebbe parlare alla città da un palco non distante da quello della sua prima esibizione outdoor torinese. L’eredità olimpica del palazzetto di corso Sebastopoli, oggi gestito dai torinesi di Set Up Live, ospiterà quindi le uniche date italiane di Madonna, prima della partenza, a settembre, del tour europeo degli U2 seguito da Live Nation, marchio promoter della cantante e coproprietario del Pala Alpitour insieme al Comune.
Tra Madonna e la città, negli anni si è assistito a un vero tira e molla. Il 4 settembre del 1987, il pianeta intero assistette all’evento trasmesso da Rai 1 e in mondovisione “Who’s That Girl Tour”, presenti i 65mila del Comunale. Nel ’90, invece, Madonna tornò a Torino al Delle Alpi con il contestatissimo “Blond Ambition Tour”, ma il successo non fu lo stesso. Nel 2009, la star ebbe la possibilità di riapparire in Piemonte, vista la rinnovata verve della città, ma alla fine non se ne fece più nulla. Fino al sì riportato dalle recenti indiscrezioni. Nulla è stato ancora confermato dagli interessanti, ma neppure smentito. E così, quella che è solo una voce rischia già di trasformarsi in una data da fissare, sull’agenda di una città sempre più al centro della grande musica.